“Contro la linea manutentivo-ripristinatoria e quella puro-conservativa, la conservazione del patrimonio architettonico esistente deve essere oggetto di una interpretazione critica, intesa in maniera più attiva e dinamica come riappropriazione, sempre rinnovata, secondo i cambiamenti del mondo contemporaneo.”
Con questa nitida affermazione Lucio Morrica nel volume Antico e nuovo, pubblicato da CLEAN, disegna il ruolo dell’architetto e del restauratore in un momento di ripensamento del ruolo stesso dell’architettura nella società contemporanea.
Nè pura, impossibile, restaurazione del passato, né manieristico sberleffo della modernità sovrapposta alla storia, né puro ripiegamento nella mediocrità dell’utilitarismo economico di tanta brutta architetura contemporanea. Attraverso la lezione di Roberto Pane sullo sfondo di Croce e De Sanctis, Morrica dialoga con le punte più avanzate dell’architettura contemporanea.
Fra le realizzazioni di Lucio Morrica vogliamo ricordare: la ricostruzione e il restauro del Ponte Real Ferdinando sul Garigliano e il restauro e l’adeguamento funzionale dei piani interrati della Reggia di Caserta.