Dare il nome alle cose è il titolo del volume che Massimo Verdicchio ha pubblicato a cura dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. Lo studioso italo-canadese ha tentato di offrire un’interpretazione del pensiero crociano che superi la rigidità del sistema categoriale delle distinzioni pur tenendo ferma la sostanza del metodo della fisolofia critico-dialettica del grande filosofo italiano.

L’analisi di Verdicchio tiene conto degli sviluppi dell’ermeneutica crociana nordamericana oltre che, naturalmente, europea ed italiana.

Segnaliamo al lettore gli interessanti saggi su Dante, Ariosto e Pirandello e sulla filosofia di Gianbattista Vico, letti in controcanto con le classiche interpretazioni crociane.