La Chiesa e il Sud

La Chiesa nel Sud. Le Chiese del Sud” è il tema del convegno sul Mezzogiorno promosso dai vescovi delle regioni meridionali che si apre oggi pomeriggio al Tiberio Palace Hotel. Come si può non plaudire, al di là delle singole posizioni che verranno sostenute, al tentativo di invertire l’ agenda politica del paese, nella quale la questione settentrionale ha scalzato e annichilito la questione meridionale? Riflettiamo bene su che cosa ciò significhi sul piano morale prima ancora che su quello politico o economico. Dire che esiste una questione settentrionale e non più una questione meridionale significa semplicemente affermare: “Non possiamo più preoccuparci per i più deboli, ossia del Sud, perché altrimenti i più forti, ossia il Nord, si ribellano e scendono in difesa dei loro privilegi mettendo in discussione l’ unità nazionale”.

Potremo discutere all’ infinito sulle responsabilità del Nord e del Sud, il punto essenziale che ossessiona la politica è recuperare i consensi della Lega. Comprendo i problemi della tattica politica e capisco che dei più forti si debba tener conto. Ma in alcuni momenti della storia si deve avere il coraggio dell’ impolitica, e si debbono collocare i principi prima delle tattiche e, meglio ancora, si dovrebbe riuscire a porre la tattica al servizio dei principi, che è il senso profondo del Machiavelli bene inteso.

Che lo faccia la Chiesa è un gran bene. Che i partiti di sinistra e di destra si nascondano è il vero male del paese. Una sinistra meridionale che non deve sacrificare se stessa per i sindaci di sinistra del Nord. Una destra meridionale che oggi trova in Berlusconi la propria garanzia, ma che domani potrebbe pentirsi di questa eccessiva lealtà.

Ernesto Paolozzi

Repubblica – 12 febbraio 2009 pagina 1 sezione: NAPOLI

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