Claudio Tuozzolo, con un’analisi attenta dei testi del giovane Croce, mostra come il filosofo abruzzese cerchi di presentare un Marx possibile accanto a un Marx reale, un Marx non filosofo della storia nel senso deteriore del termine, non monista, non convinto della necessità di ridurre la storia al solo fattore economico.

Che Croce sia stato marxista, almeno nella sua gioventù, è tesi, naturalmente, che si può e si deve discutere contro, non sembri un paradosso, le stesse dichiarazioni di Croce il quale, com’è noto, negò questa sua eventuale appartenenza.

Ciò che è certo, a nostro modo di vedere, è che Croce disegna i contorni di un Marx possibile. Interpreta un marxismo che può essere inteso in senso metodologico, ossia come un possibile modello interpretativo della storia, certamente efficace da collocare accanto ad altre possibili interpretazioni.

Oggi, in un momento storico nel quale sono rimessi in discussione tutte le ideologie, e sono in crisi le formule rigide della filosofia e della sociologia del Novecento, sembra fondamentale rilegge i grandi classici: un Marx possibile e, forse, un Croce possibile accanto ad un Croce reale.

Il volume sarà presentato il 16 aprile alle ore 17.30 presso la sede dell’Istituto italiano per gli studi filosofici a Napoli.