“Quella di Tocqueville è una libertà colorata, una libertà che non porta il lutto”.
Basta questa intuizione di Paolo Battistuzzi a illuminare il volumetto, Di lauri e di limoni, Panozzo editore, nel quale l’uomo politico e giornalista liberale prematuramente scomparso, con brevi, agili e delicati racconti, riassume e mostra la sua passione per i libri, la sua capacità di narrare la realtà, il suo costante impegno per la libertà. Per dirla ancora con Tocqueville, il suo gusto per la libertà.
Fra le tante iniziative che negli anni di depressione del liberalismo Paolo Battistuzzi intraprese, non possiamo non ricordare la fondazione, nel 1975, de “l’Opinione”, una rivista politica attorno alla quale si strinsero intellettuali e uominbi politici di quel mondo della democrazia liberale che, condannata alla minoranza dal prevalere di opporti totalitarismi, si riscopre oggi, magra consolazione, come un punto di riferimento non tanto del passato quanto del futuro. Il che, poi, nonostante il rammarico per gli amisi perduti, ci lascia ancora sperare per il futuro delle nuove generazioni.