Salvatore Aleo e Giorgio Pica, rispettivamente docente di Diritto Penale all’Università di Catania e Magistrato esperto dell’evoluzione tecnologica nell’ambito del Diritto, sono gli autori di questo volume che per la prima volta, in Italia, affronta il tema della complessità nei fondamentali territori della Giurisprudenza. Si copre così uno spazio lasciato vuoto. Mentre, infatti, il pensiero complesso di Edgar Morin e di tanti altri studiosi meno noti si è esercitato essenzialmente in ambito pedagogico-educativo, e la riflessione teorica generale si è incentrata fondamentalmente sui rapporti fra filosofia e scienza, mancava una riflessione su quell’aspetto della vita pratica e teoretica assieme che è il Diritto, il quale non può vivere mai nella sua astrattezza, non si può ridurre ad un puro formulario di regole, per quanto raffinate e rigorose. Il Diritto fa parte della vita, condiziona ed è condizionato dalla storia e, dunque, deve essere pensato nell’orizzonte della complessità della vita stessa.

(il volume, con la Prefazione di Stefano Rolando, è edito per i tipi dell’editore Bonanno, Acireale-Roma)